10 DJ Controller Più Venduti Online: Quali Sono? Guida Completa

10 DJ Controller Più Venduti Online: Quali Sono? Guida Completa

Soluzioni per il djing computer based di Federico Doria

Rappresenta il primo passo nel mondo del djing o semplicemente la soluzione più conveniente per chi fa del proprio computer Mac OS o Windows il centro nevralgico dei propri dj set. Oggi il dj controller USB in accoppiata con un software dedicato è una soluzione ancora più affidabile.

Prima di scegliere il dj controller che fa per voi, vi suggeriamo di prendere in considerazione quattro punti fondamentali.

Il primo punto è il budget a disposizione. La scelta varia moltissimo a seconda del budget disponibile perché si trovano dj controller sotto le 100 euro, sotto le 200/300 euro, sotto le 500/600 ed entro le 1.000/1.500 euro, prima di passare alla fascia superiore delle stand alone che hanno prezzi mediamente più elevati. 

Una volta stabilito il budget, occorre pensare ai tipi di eventi che si vogliono fare. I vari sistemi, siano essi dj controller, macchine stand alone o sistemi pro più complessi, sono infatti più o meno adatti ai diversi eventi in cui il dj si trova a lavorare: un mobile dj che suona a matrimoni o a eventi privati avrà probabilmente bisogno di una console pratica da trasportare e dotata di tutto ciò che serve, dunque una stand alone è molto indicata. Invece, per un ragazzo che ha appena iniziato e lavora solo a casa sul proprio computer, un controller è più che sufficiente e pratico, soprattutto se ha poco spazio a disposizione.

Il terzo punto a cui pensare riguarda il genere musicale che si vuole principalmente suonare, perché tutti i sistemi hanno dei layout un po' diversi, che si adattano meglio a specifici generi. Rane, per esempio, è generalmente indicato a chi fa molto scratch, quindi in ambito hip hop e simili, mentre è sconsigliato per chi vuole suonare techno perché, per come è fatto, non porta vantaggi in questo senso. I sistemi Traktor di Native Instruments, invece, sono molto indicati (e già molto usati) per chi suona tech house. Le serie Mixtrack e l'ultima Mixstream stand alone di Numark, invece, sono dotate di mixer molto adatti a chi desidera iniziare a fare scratch e non ha budget a disposizione per macchine più costose come i sistemi pro di Pioneer e Rane. 

Il quarto punto da tenere in considerazione è la scelta del software o dell'ecosistema hardware/software. Se parliamo di controller è fondamentale scegliere il software giusto. Se facciamo hip hop, probabilmente il software migliore per noi sarà Serato, mentre Traktor è più adatto alla tech house. 

Se invece scegliamo Pioneer con Rekordbox, avremo un eco sistema che ci permetterà di usare un giorno un qualunque sistema Pioneer, così come se compriamo un Numark Mixtrack Pro FX avremo un Serato che potremo usare con successivi kit di Rane. 

Nel caso in cui possa apparire indifferente la scelta di un apparecchio stand alone o un controller con software su pc, dobbiamo considerare che mediamente l'acquisto di un controller costa meno di un sistema stand alone perché ci si appoggia al proprio computer. Bisogna però valutare l'affidabilità perché, per quanto un computer oggi sia stabile, non è comunque una macchina nata per quella unica funzione, come un apparecchio stand alone. C'è poi il fatto che, quando ci troviamo per un evento in un ambiente caotico, potrebbe non essere piacevole doversi portare dietro il proprio computer e, allo stesso tempo, usare il computer residente potrebbe essere rischioso dal punto di vista della stabilità.

Il controller d'altro canto è molto utile per chi usa una libreria molto ampia, anche se i nuovi sistemi stand alone hanno sistemi di ricerca dei brani molto più funzionali rispetto al passato. Sempre rispetto al passato, la latenza dei sistemi controller-pc non è più un problema, in quanto i controller (che sono di fatto anche delle interfacce audio USB) si occupano di inviare messaggi Midi al computer secondo una mappa preimpostata consentendo il monitoring audio in cuffia e l'eventuale mix con un segnale audio esterno, tipicamente un microfono dinamico.

Occorre comunque tenere in considerazione la massima compatibilità tra controller e software.

Ci sono software come Virtual Dj, per esempio, che nascono per essere usati più o meno con qualsiasi controller, anche di vecchia generazione. Anche Traktor garantisce una certa compatibilità con tutti i controller, così come Djay Pro che è nato per essere usato con tablet e smartphone, ma che funziona bene anche con molti dj controller.

Ci sono marchi che, pur non essendo produttori di hardware, hanno stretto accordi commerciali che assicurano la massima compatibilità con macchine esterne, come Serato con Rane ed Hercules. E ci sono software proprietari, come Rekordbox di Pioneer o Djuced di Hercules che girano solo per le macchine con cui sono nate. Quando si acquistano controller nati con determinati software si trovano anche mappe non ufficiali che consentono di usarli con altri software, ma bisogna ricordare che la struttura della console non è garantita totalmente. Per questo è consigliabile acquistare subito il controller in base al software, perché appoggiarsi a una mappa non è come usare un software nativo. A meno di non usare più dispositivi Midi gestiti da un unico software.

In ogni caso, rispetto a molti anni fa, oggi c'è molta più compatibilità, se pensiamo che una volta una console riusciva a lavorare solo con una specifica versione di un software, non con tutte!

Oltre ai quattro punti citati, ce ne sono altri di secondaria importanza, ma che dovrebbero essere comunque presi in considerazione. Per esempio, il gusto personale che vi farà preferire un brand rispetto a un altro. Anche le prospettive di acquisto sono importanti. Se state per comprare una Pioneer DDJ-400, ma sapete che tra un po' di tempo potrebbe starvi un po' stretta, forse dovreste fare uno sforzo e acquistare un modello Pioneer di livello superiore che duri di più nel tempo. Scegliere poi un modello più recente fa la differenza perché, essendo i controller degli hardware che dialogano con i software, è chiaro che i modelli più aggiornati garantiscono maggiore compatibilità con i programmi più recenti.

Un altro argomento è quello della rivendibilità del prodotto sul mercato dell'usato, in vista di un possibile passaggio a un modello di classe superiore. Ci sono marchi (e prodotti) che, continuando ad "avere mercato", possono essere rivenduti a un prezzo elevato permettendovi di acquistare il nuovo con qualche soldo in più in tasca. Perciò è meglio dare precedenza a linee di prodotti che mantengono un certo valore sul mercato dell'usato, anche se costano qualcosa in più rispetto ad altri meno quotati. Da questo punto di vista, è un errore pensare al prezzo di acquisto e non anche a quello di rivendita.

Un'ultima considerazione riguarda la possibilità di mettere in affitto il proprio prodotto perché esiste in questo ambito un mercato di service delle console, a partire dai modelli Pioneer che sono considerati uno standard per il djing professionale.

NOTE SULLA CLASSIFICA

La classifica include i 10 dj controller USB più venduti sulla piattaforma di e-commerce StrumentiMusicali.net nel periodo compreso tra il 1 novembre 2020 e il 31 ottobre 2021. Stiamo parlando di quelli che i dj hanno giudicato i più convenienti, i migliori in funzione delle loro necessità o, banalmente, i più popolari o... i meglio pubblicizzati dalle aziende. Potete partire da questi per riflettere sulle vostre scelte, anche allargando la vostra curiosità nei confronti di altri modelli non presenti in questo articolo. I prezzi indicati per ogni prodotto sono quelli di base. Quelli reali, stabiliti dal rivenditore al momento del vostro acquisto, potrebbero essere anche sensibilmente inferiori.

1  PIONEER DDJ-400

Il dj controller USB Pioneer DDJ-400 porta il software Rekordbox alla portata di tutti, con impostazioni riprese dalle console professionali Pioneer, con cui è possibile fare pratica prima di passare al livello superiore. I canali del mixer sono due e, oltre a tutto ciò che serve per cominciare, offre anche un ingresso per microfono esterno.

2 PIONEER DDJ-FLX6

Il modello superiore di Pioneer, DDJ-FLX6 è un'ottima soluzione a 4 canali con diverse nuove funzioni che è difficile trovare altrove a questo prezzo. Rekordbox in bundle insieme a software pack di grande utilità (Serato Pitch 'n Time DJ, Serato FX Pack) avvicinano questo controller al mondo dei sistemi dj pro.

3 Native Instruments Traktor Kontrol S2 MK3

I dj controller di Native Instruments hanno tutti un favorevole rapporto qualità/prezzo. Il modello Traktor Kontrol S2 MK3 unisce alla classica superficie di controllo a 2 deck anche un'interfaccia audio a 4 canali con convertitori di qualità e risoluzione 24 bit/96 kHz. Siamo qui nella piena compatibilità con l'ambiente software Traktor (Traktor Pro e Traktor Dj) nativo del marchio tedesco.

4 Hercules DJ Control Inpulse 200

Nella prima fascia del mercato, quella sotto le cento euro, si colloca il modello entry level Hercules DJ Control Inpulse 200 che lavora insieme al software nativo Djuced e porta con sé una serie di tutorial integrati (raccolti in una sezione denominata Dj Academy) utili a comprendere le funzionalità di base dell'arte del djing.

5 Native Instruments Traktor Kontrol X1 Mk2

Traktor Kontrol X1 è un controller in grado di gestire 2 deck e 2 unità effetti Traktor FX sotto Traktor Pro 2 valido per chi suona in discoteca e necessità di controlli veloci in real time.

6 PIONEER DDJ-200

DDJ-200 è il più apprezzato dj controller entry level di Pioneer. Dotato di connettività bluetooth per controllare l'App WeDJ per iPhone ma anche altre app per dj controller, è indicato per manipolare gli streaming audio delle più diffuse piattaforme web.

7 PIONEER DDJ-SB3

Il modello DDJ-SB3 ha fatto la storia dei dj controller aiutando molti a fare i primi passi in questo mondo. Progettato per lavorare con il software Serato Dj, oggi è un prodotto un po' datato, superato dai nuovi modelli dello stesso marchio giapponese che utilizzano il software proprietario Rekordbox.

8 Hercules DJ Control Inpulse 300

Rispetto al modello Inpulse 200, Inpulse 300 offre 8 pad anziché 4, un rack effetti aggiuntivo, 3 controlli eq anziché 2 e vu meter per deck e master.

9 Native Instruments Traktor Kontrol S3

Con Traktor Kontrol S3 entriamo nella fascia pro dei dj controller. Lo capiamo dalla presenza di una uscita bilanciata stereo XLR (XLR anche l'ingresso microfonico) e da altri elementi hardware come la qualità e la corsa dei fader. Qui possiamo mixare 4 deck e gestire la library di song e samples in modo che tutto suoni a tempo e in modo "armonico".

10 Native Instruments Traktor Kontrol S4 MK3

Lo step successivo di Traktor Kontrol è il dj controller S4 MK3. Oltre alla totale integrazione con il software, è anche la qualità dell'hardware a colpire. La precisione delle jog wheel, ma anche il numero delle connessioni di input e output e la qualità dei convertitori dell'interfaccia audio incorporata (24 bit/ 96kHz).

FUORI DALLA CLASSIFICA, MA DA CONSIDERARE

Dopo il decimo posto in classifica troviamo tre prodotti che, per differenti ragioni, vanno presi in considerazione al momento della scelta: Hercules DJ Control Inpulse 500 per l'eccezionale rapporto qualità/ prezzo; Allen&Heat Xone K2, perché questo controller prodotto da un marchio standard del settore dj, noto soprattutto in ambito underground e techno, è molto pratico per chi usa Ableton Live ed è una valida alternativa ai Traktor Kontrol di Native Instruments (soprattutto se non si usa il software Traktor); infine Numark MixTrack Platinum FX che, per il suo prezzo, è uno dei best buy del settore.

UN'OCCHIATA AI SISTEMI STAND ALONE (ALL-IN-ONE )

Basta osservare il loro prezzo per capire di cosa stiamo parlando. Il fatto che ci siano così pochi brand a dividersi il mercato è il segnale di quanto non sia facile garantire un ecosistema affidabile costituito da hardware e software insieme. Attualmente possiamo affermare che Pioneer con Rekordbox e Denon con Engine sono i due marchi che garantiscono gli ecosistemi più stabili. 

Pioneer XDJ-RR al primo posto, Denon DJ Prime 4 al secondo, Pioneer XDJ-XZ al terzo, Denon DJ Prime 2 e Denon DJ Prime GO rispettivamente al quarto e quinto posto, non lasciano spazio ad altri marchi. 

Dobbiamo scendere in basso nella classifica per trovare il Gemini SDJ-4000 che però non è all'altezza delle prestazioni offerte dai due marchi leader citati.

Una riflessione a parte merita invece il recente modello Numark Mixstream Pro, che ha aperto sicuramente un nuovo mercato: nonostante il suo prezzo sia notevolmente inferiore a quelli della concorrenza, presenta funzioni del tutto simili a quelle del modello Pioneer XDJ-RR, per esempio.

Ricordiamo che Denon e Numark sono entrambi marchi di InMusic, il quale ha deciso evidentemente di portare Engine anche nei prodotti più economici di Numark, usando la stessa politica di downgrade attuata da Pioneer con Rekordbox sui suoi modelli più economici, in modo da favorire il passaggio degli utenti di fascia bassa a macchine più professionali senza dover rinunciare al software su cui sono cresciuti. Engine 2, tra l'altro, integra nuove funzioni di lightning controller molto interessanti per i mobile dj e garantisce la piena compatibilità con le librerie di quasi tutti gli altri software, Rekordbox compresa.

Si ringrazia Riccardo Sada di MiDance per la preziosa collaborazione.