3 Amplificatori Valvolari Indispensabili per Chitarra Elettrica: Guida Completa 

3 Amplificatori Valvolari Indispensabili per Chitarra Elettrica: Guida Completa 

Approcciarsi per la prima volta ad un amplificatore valvolare è come vivere un battesimo di fuoco per chi suona la chitarra elettrica. Chi li ha provati lo sa, si tratta di amplificatori che hanno una forte personalità che incide anche sul modo di suonare del singolo chitarrista. 

Ciò ha una conseguenza a cui tutti non potrebbero pensare nell’immediato: chi prova per la prima volta un amplificatore valvolare non sempre apprezza le sue caratteristiche. 

Tuttavia, una volta che si inizia a “conoscere” lo strumento e si trova la chitarra giusta in abbinamento, il valvolare è un'opzione che dà soddisfazioni difficilmente replicabili da altro. Le maggiori soddisfazioni, però, si hanno quando si ha l’opportunità di poter scegliere tra più alternative. 

Ma quali sono gli amplificatori che un chitarrista dovrebbe assolutamente avere? In questa guida abbiamo deciso di fare un po’ d’ordine e capire le opzioni di cui assolutamente non si può fare a meno. Per semplificare le cose, abbiamo scelto 3 amplificatori che andranno a “rappresentare” la categoria, pur trattandosi di alternative di grande qualità. 

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Amplificatori valvolari da avere: quali sono? 

Amplificatore Clean 

Il primo della triade di amplificatori di questa guida è l'opzione Clean. Si tratta di quella alternativa che si comporta bene essendo solamente collegato ad un chitarra ma che funziona perfettamente anche come pedal platform, come base per i nostri effetti e pedali. 

In questa categoria di amplificatori, il brand a cui ci si deve assolutamente rivolgere è Fender. Abbiamo provato il Fender Custom Princeton ‘88, il protagonista indiscusso di decine e decine di brani (nelle sue differenti versioni). 

Si tratta di un amplificatore monocanale e completamente valvolare con finali 6L6. Dal punto di vista dei controlli sono disponibili volume, equalizzazione (con solo bassi e alti), un riverbero a molla e un tremolo. 

Una caratteristica molto particolare del Princeton Reverb è che, al suo interno, è disponibile soltanto un cono da 10’’. Tuttavia, ciò non incide in particolar modo sul suono che risulta essere di grande qualità. 

Amplificatore Rock 

Utilizzare un amplificatore come il Fender e collegare pedali come overdrive e distorsori non avrai mai lo stesso risultato rispetto a rivolgersi ad un ampli monocanale che satura aumentando semplicemente il volume. Si tratta di suoni e di sensazioni completamente differenti che consigliamo di tenere separati.

Tuttavia, in questa categoria ci sono centinaia e centinaia di amplificatori tutti altrettanto validi. Parliamo di strumenti realizzati da brand come Orange, Vox, Blackstar e tanti altri. Probabilmente, però, il punto di riferimento di tutti i chitarristi in questo campo è Marshall. 

Per l’occasione, sono state scelte due opzioni: il Marshall SC20H Studio Classic e il Marshall SV20H Studio Vintage. Si tratta di ampli monocanale e che garantiscono un incredibile suono distorto semplicemente aumentando il volume. 

Entrambi gli amplificatori condividono un FX Loop nella parte posteriore, possono essere depotenziati da 20 a 5 watt e le valvole del finale sono L34, un marchio di fabbrica del suono british. 

Amplificatore con sonorità moderne

L’ultima opzione che manca all’appello è l’amplificatore che consenta di passare dallo shred alle ritmiche heavy metal. Anche in questo caso, le opzioni a disposizione sarebbero decine, tuttavia, per rappresentare la categoria abbiamo scelto l’EVH 5150 Iconic

La serie Iconic è stata realizzata da EVH per permettere anche a chi non avesse un budget elevato di accedere al leggendario suono del 5150 in quanto disponibile ad un prezzo decisamente inferiore. Ciononostante, queste alternative conservano delle caratteristiche simili. Infatti, le valvole finali sono ben 4 6L6 e all’interno ci sono tre canali diversi: pulito, overdrive e lead. 

La nuova 5150 presenta un’estetica molto simile ai vecchi modelli anche se aggiunge alcuni elementi di innovazione. Ad esempio, c’è la possibilità di aggiungere un ulteriore boost di gain sul terzo canale, c’è un noise gate che si può controllare da un potenziometro dedicato e i controlli di volume e gain sono separati tra i vari canali. Anche in questo caso potrai depotenziare gli 80 watt facendoli diventare 20. 

Possedere queste tre tipologie di amplificatori e una discreta pedaliera, ti consente di suonare veramente qualsiasi cosa con dei suoni reali. Utilizzare plug-in, simulazioni e sistemi digitali è sicuramente una soluzione che molti chitarristi adottano. Tuttavia, qualora tu volessi godere del vero suono di un amplificatore, non c’è niente di meglio che rivolgersi alla vecchia e cara valvola!