Charvel Differenze: Messico, Giappone e USA. Quale ha il Migliore Rapporto Qualità/Prezzo?

Charvel Differenze: Messico, Giappone e USA. Quale ha il Migliore Rapporto Qualità/Prezzo?

Chi è del settore, conosce perfettamente l’attenzione e la qualità che Charvel dedica alle proprie chitarre elettriche. Detto questo, nelle prossime righe, abbiamo deciso di approfondire alcuni aspetti della produzione di questo brand andando ad analizzare quali sono le differenze delle Charvel prodotte in Messico, Giappone e USA. 

Sei pronto a scoprire l’alternativa migliore per le tue esigenze di chitarrista? Non ti resta che continuare a leggere questa guida oppure guardare il video completo: 

Leggi le nostre guide dedicate al mondo della chitarra elettrica: 

Breve Storia di Charvel 

Charvel è uno storico brand californiano che ha prodotto chitarre per alcuni dei più famosi chitarristi in voga negli anni ‘80. Tra i nomi più altisonanti che possiamo citare ci sono sicuramente Eddie Van Halen, Warren Demartini e tantissimi altri. 

A partire dal 2002, Charvel è entrata a far parte del gruppo Fender e oggi presenta 3 catene di produzione differenti: Messico, Giappone e USA. 

Come spesso capita, a 3 luoghi di produzione diversi corrispondono altrettante fasce di prezzo con la produzione USA che rappresenta il top di gamma di Charvel. Ma siamo certi che la chitarra più costosa sia anche la migliore dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo? 

Charvel Differenze Chitarre Elettriche 

Charvel Pro Mod San Dimas

La nostra analisi parte dal modello più economico, la Charvel Pro Mod San Dimas realizzata in Messico. Si tratta di una chitarra elettrica dal corpo in ontano, manico in acero e tastiera in ebano con 22 tasti e un raggio composto da 12’’ a 16’’. Ciò determina una maggiore curvatura nella parte superiore del manico per facilitare gli accordi mentre verso il corpo della chitarra, il manico diventa più piatto per rendere più semplici assoli e improvvisazioni. 

Per quanto riguarda i pickup, invece, al ponte è montato un Seymour Duncan JB, mentre al manico è presente un Seymour Duncan 59. Si tratta di una configurazione piuttosto classica e di una combinazione collaudata che permette di ottenere numerose sfumature sonore. Inoltre, è disponibile anche un push pull per ottenere un suono più simile a quello di un single coil. 

Un aspetto da sottolineare è il dado del truss-rod che si trova sulla parte inferiore del manico che consente di apportare delle facili regolazioni in caso di necessità. 

Charvel DK24 MIJ

Per quanto riguarda la produzione giapponese, ci spostiamo sulla Charvel DK24 MIJ, un mix di eleganza e aggressività dal punto di vista estetico. La DK24 presenta un corpo in mogano con il top in noce. Invece, il manico è in wenge con la tastiera in ebano a 24 tasti e con un radius composto da 12’’ a 16’’. Questa selezione di legni, spinge la chitarra anche ad adattarsi a generi più tranquilli. 

Anche in questo caso sono montati pickup Seymour Duncan. In particolare, il pickup al manico è un Alnico II Pro, quello centrale è un Custom Flat Strat mentre quello al ponte è un Full Shred. Sulla DK24 non è presente un push pull ma è disponibile un selettore a 5 posizioni che permette di sfruttare anche le posizioni intermedie in maniera tale da accedere ad una notevole versatilità sonora. 

Oltre alla duttilità, la Charvel DK24 è una chitarra molto comoda da suonare in special modo grazie alla presenza del manico sagomato che consente di raggiungere anche le note più alte senza troppi problemi. Completano lo strumento delle meccaniche chitarra elettrica autobloccanti e il ponte Gotoh.

Charvel USA Select San Dimas 

Infine, per il top di gamma abbiamo scelto la Charvel USA Select San Dimas che presenta un corpo in ontano e un manico in acero quartersawn con un truss-rod vintage e una tastiera in acero a 22 tasti. Anche in questo caso la tastiera è a raggio composito con bordi arrotondati. Qui, però, mancano le sagomature per rispettare al meglio le tradizionali caratteristiche degli strumenti degli anni ‘80. 

Per quanto riguarda i pickup, invece, nella configurazione HSS ci sono i Di Marzio HS-2 nella posizione centrale e al manico, mentre un Super Distortion al ponte. Dal punto di vista dei controlli, è disponibile un solo controllo che rende lo strumento essenziale e diretto. 

Chitarre Elettriche Charvel: Quale Scegliere? 

Adesso che hai ascoltato tutte e tre le chitarre, capito quali sono le differenze sia in termini di suono che in termini di materiali utilizzati per realizzarle, è opportuno tirare le somme per comprendere se effettivamente c’è uno strumento che primeggia per rapporto qualità/prezzo. 

In primis, la Made in Mexico di casa Charvel si conferma uno strumento eccellente in una fascia di prezzo intorno ai 1000 €. Nel complesso è una chitarra piacevole da suonare e senza particolari difetti se non l’assenza di una custodia che a questi prezzi potrebbe essere inclusa. 

La Charvel DK24, di produzione giapponese, è una chitarra elettrica davvero curata dal punto di vista estetico ed è venduta insieme ad una custodia rigida di alto livello. Siamo sicuramente al di sopra della fascia di prezzo dell’opzione messicana, costo giustificato da una serie di accorgimenti e materiali di pregio. Rispetto alle altre due chitarre, la DK24 ha un’anima più versatile che è consigliata per i chitarristi che vogliono spaziare da un genere all’altro. 

Se, invece, desideri uno strumento perfetto per suonare Shred, la Charvel USA Select è la chitarra di cui proprio non puoi fare a meno. Si tratta probabilmente di una migliori chitarre del 2022 e si propone con una cura dei dettagli di altissimo livello che giustificano il prezzo ancora superiore rispetto alla “sorella” giapponese. La Charvel USA Select è una chitarra elettrica ispirante con ottime prestazioni. Inoltre, la presenza di un floyd rose originale fa davvero la differenza.