Come ottenere il suono di Brian May: strumentazione e segreti 

Come ottenere il suono di Brian May: strumentazione e segreti 

Sei un grande fan dei Queen? Ami oltremodo il suono di Brian May? Vuoi sapere come ottenere il suo timbro senza spendere un patrimonio? Nelle prossime righe andremo ad analizzare la strumentazione di Brian May e capiremo nel dettaglio quali sono gli elementi che compongono il suo stile inconfondibile di chitarristi. 

Prima di iniziare, però, è necessario fare le dovute premesse e precisazioni. Riproporre in maniera assolutamente fedele il suono di Brian May (o di qualunque chitarrista) è davvero complicato. Solo Brian May stesso riuscirebbe a riprodurre lo stesso timbro e sonorità al 100%. Il nostro obiettivo, infatti, era avvicinarci quanto più possibile scegliendo la strumentazione che abbiano ritenuto essere più coerente con il suo stile di chitarrista. Vediamo adesso come ottenere il suono di Brian May, leggi l’articolo oppure guarda il video completo: 

Suono Brian May: da dove siamo partiti? 

Per scegliere la giusta strumentazione Brian May, siamo partiti da un video che spiega per filo e per segno come è composto il rig del chitarrista dei Queen. È Pete Malandrone, guitar tech di Brian May, a spiegare i segreti del chitarrista capelluto e andare in profondità in ogni suo aspetto. 

Chitarra elettrica: Red Special BMG

Il primo elemento del setup è la chitarra elettrica. Tutti sanno che Brian May utilizza la Red Special, uno strumento che si è costruito da solo. Quindi, la chitarra elettrica di questo rig sarà una Red Special BMG costruita in Korea. Questo modello non è una perfetta replica della Red Special di Brian May in quanto presenta alcune caratteristiche diverse, a partire dal ponte e a finire alle meccaniche, pickup, manico e tastiera. 

Sebbene le differenze ci siano, a noi ha interessato la parte dell’elettronica che ha un ruolo cardine e che ha caratterizzato da sempre il suono di Brian May. L’elettronica, infatti, ha il compito di attivare i pickup singolarmente oppure di metterli in fase o controfase. 

Pedale: MXR Micro Amp + 

Il secondo elemento di un Brian May setup è il treble booster che il ruolo di saturare ulteriormente l’amplificatore e accentuare le alte frequenze. Il pedale di Brian May non è facilmente reperibile in un qualsiasi negozio di strumenti musicali, per questo motivo ci siamo rivolti a MXR Micro Amp + che è un booster che consente di modificare bassi, gain e alti. Nella catena effetti Brian May, dopo la chitarra elettrica, c’è il treble booster sempre acceso. 

Amplificatore: VOX AC30

Brian May è rinomato per essere uno dei più grandi utilizzatori del VOX AC30. Probabilmente, una buona parte del successo di questo amplificatore tra i chitarristi è dovuto proprio alla figura di Brian May. 

Durante i concerti, Brian May utilizza 3 VOX AC30 vintage, pesantemente modificati in termini di circuito e di coni (Alnico Blu e il Celestion). Da ciò, si può capire come il suono di Brian May sia fortemente influenzato dal suo VOX AC30, vintage e modificato, amplificatore davvero introvabile. Per sopperire alla mancanza di questo modello particolare, abbiamo scelto un VOX AC30 moderno che entra nell’OX di Universal Audio e poi in una scheda audio. 

L’ultimo dettaglio che ci consente di avvicinarci quanto più possibile al vero suono di Brian May, è sapere che il celeberrimo chitarrista dei Queen non utilizzava neanche il plettro ma il “Six Pence” che si può trovare online acquistandola da alcuni privati. 

La presenza della moneta è davvero fondamentale, perché il suono che si ottiene sbattendola sulla corda è particolare e caratterizza il timbro tipico di Brian May. Anche in questo caso, per sopperire alla mancanza del “Six Pence” è stata utilizzata una monetina da 10 centesimi. 

All’apparenza, il rig di Brian May sembrerebbe uno dei più semplici in circolazione. Ma così non è. Infatti, appena si elimina uno degli elementi su citati, l’obiettivo di ottenere quel suono si allontana decisamente. 

Come utilizzare Red Special BMG, MXR e VOX AC30? 

Concentrandoci inizialmente sull’elettronica della Red Special BMG, noterai che ci sono due file di switch: la prima accende e spegne i pickup; la seconda, invece, li mette in fase o fuori fase. 

Generalizzando, il suono della ritmica distorta di Brian May prevede che siano attivi il pickup al ponte e quello centrale e che questi siano in fase. 

Il suono di chitarra solista tipico della Red Special si ottiene attivando il pickup al manico e quello centrale e mettendoli fuori fase. 

Il treble booster, rappresentato da MX Micro Amp +, va tenuto sempre acceso. Mentre l’amplificatore deve essere regolato sempre al massimo del volume. Il controllo del Tone Cut è a zero, in maniera tale da non enfatizzare le frequenze basse. Se non hai idea di come suonare un amplificatore al massimo del volume, devi sapere che dovrai utilizzare un attenuatore di potenza che permette di spingerlo altissimo e rimanere a volumi contenuti. 

Pete Malandrone afferma che Brian May non utilizza alcun tipo di pedale e che passa dal suono pulito a quello distorto utilizzando il solo potenziometro della Red Special. Guardare per credere: 

In ultima analisi, è importante sottolineare come l’OX di Universal Audio abbia svolto un lavoro davvero importante in merito soprattutto alla simulazione del microfono Room. In diversi suoni di Brian May, specialmente in studio, il microfono della stanza subisce un importante mix. Per microfono della stanza si intende quel microfono che non è posizionato vicino al cono dell’amplificatore ma più lontano e intercetta così il suono della stanza, appunto. 

Se non disponi di un OX, per sopperire a questa mancanza potrai utilizzare un delay impostando le ripetizioni al minimo (una sola!) che deve essere attaccata al suono principale della chitarra. Si otterrà una specie di riverbero che assomiglia molto al suono Room dell’OX.