Guida Definitiva ai Piatti per Batteria: Quali Sono i Set più Utilizzati? 

Guida Definitiva ai Piatti per Batteria: Quali Sono i Set più Utilizzati? 

Ti sei mai chiesto quanti piatti per batteria puoi inserire nel tuo drum kit? Nella guida che stai per leggere, abbiamo deciso di realizzare un esperimento e capire quali sono i piatti che puoi aggiungere alla tua batteria acustica e quali sono alcuni dei set possibili da utilizzare. 

Per scoprire tutto e capire le migliori alternative a tua disposizione, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo: 

Leggi le nostre guide dedicate ai batteristi: 

Tutti i set di piatti 

I piatti che abbiamo scelto per questo esperimento sono gli A Custom di Zildjian. Si tratta di un set di piatti molto interessante e perfetto per suonare rock e pop in quanto ha un suono particolarmente tagliente. Detto questo, vediamo quali sono tutte le tipologie di set che si possono ottenere mixando 2 o più piatti. 

Minimal Kit 

I primi due piatti da aggiungere ad un set sono sicuramente il charleston e il ride. In particolare, il charleston è lo Zildjian Mastersound che ha delle caratteristiche speciali perché il piatto “bottom” è martellato e offre un “chick” più pulito e veloce. Invece, il ride è probabilmente uno dei più famosi al mondo e si adatta ad una grande varietà di stili musicali. 

Il primo set che abbiamo deciso di provare è il Minimal Kit, formato proprio da Ride e Charleston. Quali sono le sue caratteristiche? In primis, è importante che il ride abbia un bel suono e che possa essere usato anche come crash per poter sopperire proprio alla mancanza di quest’ultimo. 

Standard Kit 

Il secondo kit è piuttosto standard in quanto formato da un ride, un crash e un charleston. In particolare, il crash è da 16’’, ottimo perché non ha un volume troppo elevato ed è un ottimo compromesso tra potenza e bel suono. Nel complesso, l’aggiunta del crash completa il set in quanto quest’ultimo offre un attacco deciso e un sustain abbastanza breve. 

Standard Kit 2

Tuttavia, il set che hai ascoltato potrebbe sembrare ancora troppo minimal. Perché non aggiungere un ulteriore piatto? All’appello manca un crash da 18’’ che consente di ottenere un suono diverso ma che è importante anche per una questione di comodità. Infatti, in questa maniera sarà possibile utilizzare il primo crash quando si sta suonando dalla parte del charleston; mentre, il secondo crash sarà suonato quando ci si rivolge al ride oppure si chiude il proprio fill sul timpano.  

Splashing Kit

Ma i set di piatti da realizzare non sono certo finiti qui. Ad esempio, è possibile aggiungere un ulteriore elemento: lo splash. Si tratta di un piatto dalle dimensioni davvero piccole che ha un suono molto particolare e acuto. Perché completare un kit con uno splash? 

Solitamente quando si ha un kit formato da un ride e due crash, il budget che rimane a disposizione non è poi così alto. Lo splash è un modo per avere un suono in più senza dover spendere tanti altri soldi. 

China Kit 

Continuando ad aumentare il numero di piatti al nostro kit, è arrivato il momento di parlare del China. Si tratta di un piatto molto particolare che offre un suono veloce con una risposta esplosiva ed un rapido decadimento. Decisamente da utilizzare con parsimonia durante il proprio groove. 

Double Splash Kit 

I piatti da aggiungere non finiscono con il China. Infatti, devi sapere che gli splash possono essere di dimensioni differenti ma, in ogni caso, non superare i 12’’. Con questo kit, si aumenta esponenzialmente il numero di piatti, raggiungendo i 7 elementi. In particolare, lo splash individuato è di 10’’ e offre un suono veloce, breve e molto musicale. 

The Big Kit 

Infine, per completare un kit che, di per sé, può essere già ritenuto esaustivo, abbiamo scelto lo Zildjian A Custom EFX. Si tratta di un piatto molto particolare che ha delle caratteristiche uniche in quanto presenta dei ritagli generati con un laser che gli consentono di avere un suono veloce e asciutto usato per accentuare i passaggi del proprio fill. Come suono, è una via di mezzo tra un crash e un china.