Migliori Rullanti per Batteria: Dal più Economico al più Costoso 

Migliori Rullanti per Batteria: Dal più Economico al più Costoso 

Quali sono i migliori rullanti per batteria in circolazione? Siamo andati nella sede di Play! Music Store Milano e abbiamo deciso di attingere dal loro magazzino scegliendo un totale di 7 rullanti suddivisi in fasce di prezzo. Sappiamo che per un batterista, il rullante è probabilmente l'elemento più importante di tutto il drum kit, lo strumento che più degli altri è in grado di definire il suono del musicista. 

In ogni caso, la scelta è ampia e non è stato affatto semplice capire quali potessero essere i migliori rullanti dal più economico al più costoso. Per scoprire le opzioni che abbiamo selezionato, continua a leggere la guida oppure guarda il video completo: 

Leggi le nostre altre guide dedicate al mondo del batterista: 

Migliori rullanti per batteria: quali sono? 

Gretsch BlackHawk Mighty-Mini

Partendo dalla fascia di prezzo più bassa, sotto i 100 €, abbiamo scelto un Gretsch, un rullante realizzato in pioppo. Si tratta di un’opzione molto particolare, adatta a chi vuole essere in possesso di uno strumento dal suono acuto e tagliente, perfetto per ogni tipo di genere, anche il reggae. 

Pearl Export

Se vuoi accedere ad un rullante versatile con un ottimo rapporto qualità/prezzo, il Pearl Export è sicuramente una delle migliori opzioni a tua disposizione. Come dimensioni siamo sui classici 14’’, mentre i materiali utilizzati per la realizzazione dello strumento sono il pioppo e il mogano. Il Pearl Export, quindi, è un rullante dalla straordinaria dinamica e sensibilità. 

Peace SD-109BS

Passando alla fascia di prezzo media, una delle opzioni a tua disposizione è il Peace SD-109BS realizzato in ottone. Le dimensioni del Peace, 13’’x 3,5’’, lo rendono un rullante molto particolare dal suono acuto ed esplosivo. 

DW PDP Black Wax 

Cambiando completamente dimensioni, il DW PDP Black Wax è uno strumento realizzato in acero la cui destinazione di utilizzo non può che essere con generi “spinti” come punk rock a affini. Si tratta di un rullante con un suono tagliente e il cui timbro spiccherà sempre, anche con band particolarmente rumorose. 

Tama LST128 Big Black Steel

Il Tama LST128 è rullante in acciaio con una profondità di 8’’ che consente di donargli la massima potenza e un volume piuttosto elevato. Si tratta di una soluzione perfetta per il batterista che ha bisogno di far sentire il suo suono contrastando il frastuono prepotente della chitarra. 

Ludwig Supralite 

Infine, passando ai rullanti di fascia alta, non puoi lasciarti sfuggire il Ludwig Supralite da 14’’x6,5’’ e realizzato in acciaio. Nel complesso, si tratta di un rullante davvero versatile e dotato di un attacco brillante e tagliente, il cui suono viene arricchito da un’ampia gamma di armoniche medie. 

Tama Starphonic 

Dalle caratteristiche completamente diverse c’è il Tama Starphonic, un rullante dall’attacco importante e dal suono caldo che è integrato da una serie di fattori interessanti. In primis, avrai l’opportunità di configurare la cordiera da entrambi i lati; in secondo luogo, con la tecnologia linear-drive, sarai in grado di staccare il cerchio per rimuovere la pelle senza andare ad intervenire sulle chiavette.

Ludwig SupraPhonic 

Infine, il Ludwig SupraPhonic è probabilmente uno dei rullanti più famosi nonché il più costoso di questa lista. Il materiale con cui è realizzato, l’alluminio, dona al SupraPhonic un attacco brillante e nitido con un perfetto equilibrio tra suono pieno risonante e molle. Si tratta di un rullante versatile che si comporta alla perfezione in tutti gli stili musicali, dal jazz al metal. 

Come scegliere un rullante per batteria? 

Materiale 

Scegliere il rullante perfetta per te e la tua batteria non è di certo semplice. Come avrai potuto capire da questa lista, infatti, ci sono soluzioni che variano in base ad ogni genere di caratteristica. Una delle più importanti riguarda sicuramente il materiale con cui i rullanti vengono realizzati. 

Indicativamente, ci sono due scuole di pensiero, legno e metallo, anche se a partire dagli anni ‘70 sono stati introdotti anche rullanti in materiale acrilico. Per quanto riguarda il legno, ci sono una grande varietà di alternative quali acero, mogano, betulla, pioppo e ciliegio, ognuna delle quali è in grado di offrire delle sfumature diverse al suono del tuo strumento. 

Ad esempio, un rullante in acero avrà un timbro bilanciato e sarà particolarmente resistente agli urti. Invece, i rullanti in mogano offrono un suono più caldo e scuro. La betulla è un legno che dona allo strumento un timbro più brillante e un attacco preciso. Il pioppo, infine, offre un’ampia gamma di frequenze e un look estetico davvero interessante. 

I rullanti in metallo, invece, si distinguono in ottone, acciaio, alluminio, rame e bronzo. I rullanti in ottone sono sicuramente quelli più pregiati e si propongono con un suono caldo, brillante e aggressivo. Tuttavia, i più diffusi sono i rullanti in acciaio con una buona presenza di armoniche e note prolungate. 

Diametro 

Ovviamente, sebbene il materiale sia uno degli elementi che più influenzano il suono di un rullante, non è di certo l’unico. Un altro aspetto da considerare è il diametro: a parità di condizioni, infatti, un rullante dal diametro inferiore ha un suono più brillante e acuto; uno strumento dal diametro maggiore offre un suono più grave e scuro. 

Profondità

La profondità di un rullante, invece, è un fattore che incide in maniera importante su aspetti come velocità di risposta e pienezza del suono. In linea generale, un rullante più profondo è caratterizzato da un un attacco maggiore e più lento. Invece, un’opzione più sottile tenderà ad essere più secca, nitida e con una maggiore velocità di risposta. 

Spessore 

Infine, lo spessore è un’altra delle caratteristiche da valutare quando scegli il tuo nuovo rullante. Si tratta di un elemento che influenza l’intonazione e la proiezione del suono. Di solito, rullanti più sottili e con meno strati, hanno un timbro più scuro e risonante. Invece, maggiore sarà la massa, quindi il numero di strati, più alto sarà il volume.