Piatti per Batteria: i Migliori per Iniziare!

Piatti per Batteria: i Migliori per Iniziare!

Piatti per batteria economici ma che suonino bene? Sembra essere il sogno agognato da tutti i batteristi. Ma è davvero possibile? Per chi ha acquistato una prima batteria e vuole cambiare i piatti che trova in dotazione, spesso di bassa qualità, ci sono una serie di soluzioni proposte dai brand che animano il mondo batteristico che rappresentano delle scelta a buon mercato e che, allo stesso tempo, offrono delle prestazioni interessanti. 

Quindi, se sei alla ricerca dei migliori piatti per batteria per iniziare, non ti resta che continuare a leggere la nostra guida oppure guardare il video completo: 

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Anatomia di un piatto per batteria

I piatti per batteria sono degli strumenti realizzati in bronzo, una lega che è la combinazione di stagno e rame. I tipi più comuni di bronzo che si possono trovare in circolazione si distinguono in B8, composto per il 92% di rame e per l’8% di stagno, e il B20, realizzato con l’80% di rame e 20% di stagno. Alcuni piatti per batteria per iniziare sono anche prodotti in ottone. 

Questi strumenti si caratterizzano tutti da una parte centrale rialzata, conosciuta come campana, e dall’arco, l’area tra la campana e il bordo. In linea generale, i piatti più grandi tendono ad avere un maggiore sustain, mentre quelli più sottili hanno un attacco più veloce. Inoltre, i piatti più spessi e pesanti sono in grado di produrre un maggior volume e tagliano il mix con maggiore efficacia. 

Hi-hat

Il piatto più importante di tutti è senza dubbio l’hi-hat, chiamato anche charleston. Si caratterizza da una coppia di piatti posizionati insieme su un supporto e che vengono gestiti anche tramite un pedale. Di solito, le dimensioni più comuni dell’hi-hat oscillano tra i 12’’ e 15’’. 

Crash

Il crash è il piatto che crea un suono esplosivo ed è spesso utilizzato per marcare gli accenti oppure i momenti chiave all’interno di un brano. Le dimensioni dei piatti crash variano da 14’’ fino a 22’’. 

Ride

Il ride è solitamente il piatto più grande di una batteria e viene utilizzato come elemento di “accompagnamento”. Si tratta di un piatto versatile il cui suono varia a seconda del punto in cui viene colpito. Il bordo, la campana e l’arco producono ciascuno timbri differenti. 

Piatti per effetti 

I piatti per effetti, come i china, gli stack oppure gli splash, sono delle soluzioni che arricchiscono il suono complessivo di una batteria e personalizzano lo stile di un batterista. 

Migliori piatti per batteria per iniziare 

Zildjian Planet Z

Gli Zildjian Planet Z sono tra i piatti per batteria economici più ambiti il cui pack include un charleston da 14’’, un crash da 16’’ e un ride da 20’’. Nel complesso, si tratta di piatti dal buon rapporto qualità/prezzo e che offrono un suono piuttosto secco con poco sustain, con un crash dal suono esplosivo e un charleston dal timbro pastoso. 

Si tratta di una caratteristica importante perché si rivelano perfetti per suonare in locali dalle dimensioni contenuti, in quanto la coda del suono è breve. Gli Zildjian Planet Z, quindi, sono perfetti per genere come rock, pop e funk. 

Paiste 101

A differenza del primo set, i Paiste si caratterizzano da un ulteriore piatto che si aggiunge ai tre canonici: parliamo di un crash da 18’’ che arricchirà ulteriormente il suono della tua batteria. Anche in questo caso si tratta di piatti equilibrati che offrono delle buone performance ad un prezzo piuttosto abbordabile. 

I Paiste 101 sono la vera sorpresa di questa guida perché, fino a qualche tempo fa, offrivano delle prestazioni decisamente inferiori in termini di qualità. Oggi, invece, i Paiste 101 rappresentano una buona scelta per gli aspiranti batteristi che sono alla ricerca di un set di piatti completo che sia versatile e si adatti ad una pluralità di stili musicali.

Meinl HCS 

HCS è una serie economica proposta da Meinl a cui si può accedere scegliendo un charleston da 14’’, un crash da 16’’, un trash crash da 18’’ e un ride da 20’’. Il charleston di questa serie ha meno volume rispetto ai suoni antagonisti ma offre un suono secco, meno pastoso e più ricco di frequenze basse. 

I crash si rivelano dei piatti equilibrati che non caratterizzano troppo il suono e che possono essere utilizzati in tantissimi ambiti. Nonostante la fascia di prezzo economica, anche il trash crash da 18’’ si propone con un buon suono e un effetto molto particolare senza eccedere con il volume. 

Piatti per batteria per iniziare: guida all’acquisto 

Materiali dei piatti

Quando si scelgono dei piatti per batteria per iniziare, è fondamentale capire quali sono i diversi materiali attraverso cui questi strumenti possono essere realizzati e in che modo incidono sul suono finale. Come anticipato, i piatti sono realizzati in bronzo, lega di bronzo, ottone e altri materiali: 

  • Bronzo B20: composto per il 80% da rame e per il 20% da stagno, è considerato uno dei migliori per i piatti che offrono prestazioni elevate. Il bronzo B20 offre un suono ricco, caldo e pieno di armonici, ed è spesso scelto dai batteristi professionisti.
  • Bronzo B8: la lega di bronzo B8 è un'opzione più economica ma comunque valida per i principianti. I piatti in B8 sono noti per il loro suono brillante e tagliente, che li rende perfetti per generi musicali come il rock e il metal.
  • Ottone: i piatti in ottone sono spesso i più accessibili in termini di prezzo. Tendono a produrre un suono brillante ma meno complesso rispetto alle soluzioni in bronzo. Sono delle soluzioni ideali per chi è alle prime armi ed è alla ricerca di alternative economiche e a buon prezzo. 
  • Altri materiali: Oltre a bronzo e ottone, ci sono piatti realizzati con leghe speciali e rivestimenti particolari che possono offrire suoni unici. Questi possono essere interessanti per sperimentare nuove sonorità, ma spesso sono più costosi.

Dimensioni e suono

Oltre ai materiali con cui vengono realizzati, anche le dimensioni hanno un impatto importante sul suono e sulla loro versatilità. Ecco perché è fondamentale scegliere delle soluzioni che possano adattarsi al meglio al tuo stile di playing e alle tue esigenze musicali.

Come detto, l’hi-hat è il piatto noto per le sue dimensioni standard che oscillano tra 13’’ e 14’’. La prima produce un suono più definito e “chiuso”, mentre la dimensioni più grande propone un suono più aperto e versatile. 

Nel tuo set di piatti non possono mancare i crash, le cui dimensioni variano da 14’’ a 18’’, raggiungendo anche misure più importanti. Quindi, piatti crash più piccoli tendono a produrre un suono più tagliente e con minore sustain; piatti crash di dimensioni maggiori si caratterizzano da un maggiore sustain e da un impatto più potente. 

I ride sono piatti disponibili in dimensioni che variano da 20’’ a 22’’. Piatti ride dalle misure più generose si caratterizzano da una campana più ampia e un sustain più prolunga: sono perfetti per generi come jazz e rock; ride più piccoli hanno un suono più controllato e sono adatti a ritmi più leggeri. 

Budget 

Infine, quando si valutano dei piatti per batteria per iniziare, il budget è un elemento che non si può in alcun modo ignorare. Sarà anche la tua disponibilità economica a guidare la tua scelta, ecco perché è importante fare delle valutazioni aggiuntive

Se sei un batterista principiante con un budget limitato, hai capito che ci sono delle soluzioni a cui puoi accedere, come quelle che hai trovato in questo video. I set di piatti per batteria che ti abbiamo presentato, infatti, sono un buon compromesso tra qualità e prezzo e rappresentano un punto di partenza ideale per chi vuole imparare a suonare la batteria senza investire troppo denaro. 

In ogni caso, considera l’acquisto dei piatti per batteria come un vero e proprio investimento per il tuo percorso di apprendimento. Ad esempio, con i migliori piatti Zildjian potresti spendere un po’ di più ma ottenere dei piatti di qualità superiore che avranno un suono migliore e dureranno più a lungo. 

Ricorda sempre di stabilire un budget realistico e di trovare un equilibrio tra qualità e costo che si adatti alle tue esigenze. Non è necessario acquistare il set di piatti più costoso disponibile, ma è importante ottenere ciò che soddisfa le tue aspettative e le tue esigenze musicali.

Conclusioni 

Scegliere i migliori piatti per suonare la batteria è una decisione fondamentale per iniziare il tuo percorso nell’apprendimento di questo fantastico strumento musicale. L’obiettivo, in questo caso, è trovare delle soluzioni che ti consentano di ottenere un buon rapporto qualità/prezzo e delle prestazioni all’altezza delle aspettative. 

Nella guida che hai appena letto, abbiamo esaminato diverse alternative che offrono le proprie caratteristiche. Gli Zildjian Planet Z si caratterizzano da un suono secco ed esplosivo, i Paiste 101 sono una scelta versatile per chi inizia mentre la serie Meinl HCS propone un suono equilibrato ad un prezzo accessibile. 

La scelta di uno o dell’altro set dipenderà dalle tue preferenze in termini musicali e dal budget a tua disposizione. Scegli tenendo conto di tutti questi fattori e alimenta la tua passione