Suonare “Dance” alla Batteria, un Genere da non Sottovalutare 

Suonare “Dance” alla Batteria, un Genere da non Sottovalutare 

Hai mai pensato di suonare “Dance” alla batteria? Probabilmente non si tratta del tuo genere preferito. Ci sono altri stili musicali come rock, metal e jazz che hanno catturato la tua attenzione e che sono sicuramente più coerenti con i tuoi gusti. Tuttavia, imparare a suonare la “Dance” alla batteria è utile e può aiutare i batteristi di ogni esperienza a migliorare nei generi ritenuti più affini. Suonare la “Dance” può sembrare semplice, tuttavia, ci sono alcuni aspetti di cui tener conto e che fanno la differenza nel risultato complessivo. Sei pronto a scoprire di quali stiamo parlando? 

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Breve storia della “Dance” nel mondo della batteria 

La storia della “Dance” nel mondo della batteria è un viaggio affascinante che riflette l’evoluzione di questo strumento insieme al trasformarsi della musica. Il ruolo della batteria è stato sempre quello di fornire un supporto ritmico solido agli altri strumenti. Con l’emergere della musica dance, intorno agli anni 2000, la batteria ha assunto un ruolo sempre più centrale. 

Devi sapere che le radici della musica “Dance” possono essere fatte risalire alle prime apparizioni del jazz e dello swing tra gli anni ‘20 e gli anni ‘30, periodo in cui la batteria iniziò a riempire uno spazio maggiore nelle band di quei tempi. Con l’avvento della musica funk tra gli anni ‘60 e ‘70, invece, la batteria divenne il cuore pulsante di molti brani dance. 

Batteristi come Clyde Stubblefield e Jabo Starks hanno contribuito a rendere definito il ruolo della batteria nella musica “Dance”, introducendo tecniche che avrebbero influenzato i successivi interpreti di questo genere. 

La nascita della musica Disco negli anni ‘70, ha ulteriormente consolidato il ruolo della batteria. Earl Young e Bernard Purdie sono stati i massimi esponenti della batteria di quel periodo e furono i primi ad integrare strumenti elettronici, anticipando i tempi. 

La trasformazione radicale del concetto di batteria si ebbe a partire dagli anni ‘80 con l’introduzione di drum machine e campionatori che hanno consentito di esplorare nuovi suoni e possibilità ritmiche. In particolare, le batterie elettroniche hanno iniziato a guadagnare terreno, offrendo ai batteristi una vasta scelta di suoni digitali sempre più verosimili. 

La strumentazione giusta per suonare “Dance”

Prima di approfondire alcuni groove caratteristici di questo genere, è bene capire che è necessario un certo tipo di strumentazione per poter suonare la “Dance” alla batteria. 

Per prima cosa, è bene scegliere un set di piatti che abbiano un suono pastoso e con un buon attacco. La nostra scelta è ricaduta sul set Istanbul Agop Xist composto da charleston, due crash e un ride. A questi si aggiunge un rullante Tama 14’’x8’’ dal suono potente e profondo. 

Per completare la strumentazione e suonare “Dance” sono necessari anche altri due elementi. Parliamo di un anello con sonagli Meinl, uno strumento in grado di arricchire il tuo charleston con un suono metallico. 

Oppure, puoi sempre scegliere un altro rullante che garantisca una buona presenza di frequenze basse ma che nel contempo si riveli piuttosto versatile. A tal proposito, abbiamo scelto un rullante Yamaha 14’’x5,5’’.

Suonare “Dance” alla batteria: come fare? 

La Dance è un genere musicale che si caratterizza dal battere e dal levare, ma soprattutto da quest’ultimo. La cassa, invece, sarà suonata su tutti i quarti mentre il rullante sul due e sul quattro. 

Questo modo di suonare contempla un aspetto fondamentale di cui tener conto. Infatti, per ottenere un buon risultato è necessario suonare grancassa e rullante rispettando gli unisoni. Si tratta di un aspetto che assume un ruolo fondamentale non solo quando si suona “Dance” ma anche per tutti gli altri groove, in differenti generi musicali. 

Vantaggi di suonare “Dance” alla batteria 

Suonare musica “Dance” alla batteria è un’esperienza che tutti i batteristi dovrebbero provare per poter migliorare le proprie abilità sullo strumento. In primo luogo, la musica “Dance” si caratterizza da ritmi coinvolgenti che mettono alla prova alcune qualità di un batterista come precisione e coordinazione. L’abilità di mantenere un tempo costante e preciso, è sinonimo di totale padronanza dello strumento. 

Un altro vantaggio di cui tener conto è la creatività che puoi esprimere con la batteria nella musica “Dance”. Infatti, non si tratta solamente di tenere il tempo ma è possibile integrare un groove di base con fill e pattern ritmici che arricchiscono la performance. 

Suonare “Dance” è anche un ottimo allenamento in termini di resistenza fisica e coordinazione degli arti. Infatti, la necessità di mantenere un ritmo costante per un periodo di tempo prolungato, con l’aggiunta di pattern differenti, richiede un’elevata precisione. 

Nel complesso, quindi, suonare “Dance” alla batteria offre benefici tecnici e creativi. Dal perfezionamento della coordinazione al potenziamento della resistenza fisica, questo genere musicale consente al batterista di esplorare un mondo spesso bistrattato.

Conclusioni 

Sebbene la “Dance” potrebbe non essere il genere musicale preferito dalla maggior parte dei batteristi, impararla a suonare consente di accedere a vantaggi che non ti aspetteresti. Questo genere, spesso sottovalutato, non solo mette alla prova coordinazione e precisione, ma consente ai batteristi di esprimere la loro creatività. 

I vantaggi di imparare a suonare “Dance” alla batteria, quindi, sono molteplici. Dal miglioramento delle proprie abilità tecniche all’esplorazione di nuove sonorità che stimolano la creatività dei musicisti, la “Dance” è un genere musicale che vale la pena approfondire senza pregiudizi.