Synth per Principianti: Guida Completa per i Primi Passi 

Synth per Principianti: Guida Completa per i Primi Passi 

Muovere i primi passi nel campo dei synth potrebbe essere complicato, soprattutto se si è agli inizi. Ecco perché nella guida che abbiamo deciso di realizzare per te, il nostro obiettivo è quello di fornirti consigli e suggerimenti per capire al meglio quale sintetizzatore dovresti scegliere, considerando aspetti come il rapporto qualità/quantità di funzioni, divertimento e prezzo. Scopri tutto nelle prossime righe e fai la scelta corretta per le tue esigenze.

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Migliori Synth per Principianti  

ASM Hydra­synth Explorer

Il primo synth da valutare è l’Hydrasynth Explorer di AMS, dotato dello stesso motore di sintesi delle versioni più grandi. Al suo interno ci sono otto voci di polifonia in un formato semplicemente più ridotto. Inoltre, la tastiera ha l’aftertouch polifonico che le consente di essere usata sia con synth che come controller MIDI per raggiungere articolazioni differenti su ogni singola nota. 

Tra le funzionalità più interessanti ci sono i tre oscillatori, due dei quali dotati di ben due modificatori che possono produrre un certo numero di distorsioni, anche molto particolari. Il tutto entra in un mixer che, a sua volta, passa attraverso due filtri. Ci sono ben quattro slot effetti: per il primo e per il quarto è possibile scegliere tra una grande varietà di effetti come tremolo, vibrato, chorus, flanger, compressore, distorsione etc. 

Nel sintetizzatore ci sono cinque inviluppi e altrettanti LFO. Pertanto, si può accedere ad una marea di modulatori e ciò consente di rendere questo synth a tastiera molto versatile, potendogli assegnare qualsiasi parametro. 

L’Hydrasynth Explorer non prevede un sequencer, pertanto, se avrai bisogno di sequenziarlo dovrai farlo con un sequencer esterno. After touch polifonico, una grande quantità di modulazioni, 4 effetti diversi, modificatori di tre oscillatori e otto voci di polifonia rendono l’Hydrasynth Explorer un sintetizzatore davvero completo.

Modal Cobalt5S 

Il Modal Cobalt5S può essere considerato a tutti gli effetti il fratello “minore” del Cobalt8, una versione molto ridotta in termini di dimensioni e anche decisamente più piccolo dell’Hydrasynth

Il Cobalt5S si caratterizza da 5 voci di polifonia ed è un sintetizzatore Virtual Analog, uno strumento il cui obiettivo è quello di emulare il comportamento di un vero synth analogico. In questo caso ci sono due oscillatori e per ciascuno di essi è possibile selezionare la forma d’onda. Con il tasto Shift, invece, è possibile accedere a tutte le funzionalità secondarie. 

A tal proposito, attraverso il Cobalt5S si può fare morphing, ovvero un crossfade graduale tra due oscillatori, assegnare modulazioni custom e tanto altro. Tramite l’encoder page ci sono numerosi parametri interni del sintetizzatori che possono essere esplorati con facilità attraverso un’interfaccia intuitiva. 

Collegare il Cobalt5 ad un computer oppure ad un iPad è molto semplice perché basta semplicemente usare la connessione USB. Successivamente, vale la pena scaricare l’app gratuita della Modal attraverso cui è possibile accedere ad un pannello di controllo e controllare in tempo reale il sintetizzatore. 

Tra le funzionalità più interessanti del Cobalt5 c’è sicuramente il pad X/Y/Z, uno strumento che incide sulla modifica dei parametri, assegnazione della modulazione, prestazioni della ruota mod e tanto altro. 

IK Multimedia Uno Synth Pro X

Il terzo è ultimo synth è l’IK Multimedia Uno, il nuovo strumento targato IK Multimedia, interamente di produzione italiana. Si distingue dalle altre due soluzioni in quanto è un synth completamente analogico, un aspetto che si rivela un vantaggio per chi è alla ricerca di un sintetizzatore analogico puro ma che potrebbe nascondere anche qualche limitazione. 

Ad esempio, presenta solo tre oscillatori e può gestire al massimo tre voci di polifonia (o meglio, di parafonia), poiché tutte e tre le voci passano attraverso lo stesso filtraggio e lo stesso amplificatore. Tuttavia, è importante notare che ciascun oscillatore ha la capacità di eseguire Sync, FM e Ring modulation, offrendo molte possibilità creative.

Il sintetizzatore è dotato di due filtri, entrambi risonanti, di cui il secondo può essere regolato per ottenere un suono più scuro o passare in modalità filtro passa-alto. È possibile configurare i filtri sia in serie che in parallelo, come nell'Hydrasynth. Tra le caratteristiche principali, ci sono anche due LFO e tre effetti incorporati: modulazione, delay e riverbero, che aggiungono ulteriori dimensioni al suono.

Tra i vantaggi di affidarsi a Synth Pro X c’è sicuramente la facilità di accesso ai parametri. Infatti, tutti i controlli sono direttamente accessibili dal pannello e ciò contribuisce ad offrire un’esperienza intuitiva. Tra i tre sintetizzatori, questo è caratterizzato da un sequencer estremamente potente con fino a 64 step, consentendo un controllo dettagliato delle note, inclusi accenti, legati, etc. 

Come scegliere un synth per iniziare? 

Come detto, scegliere un synth per iniziare la tua avventura in questo fantastico mondo è una decisione che può rivelarsi complessa nel caso in cui si è sprovvisti dei consigli giusti. Per prima cosa, è importante considerare il tipo di suoni che desideri creare: alcuni sintetizzatori sono specializzati in alcuni generi come quelli orientati alla produzione di suoni elettronici o ambient; altri, invece, si rivelano strumenti più versatili e adatti ad una vasta gamma di stili musicali. 

Un altro aspetto da valutare è la complessità dell’interfaccia. Se è la prima volta che ti affacci al mondo della sintesi, il nostro suggerimento è prediligere un synth che abbia un’interfaccia semplice e intuitiva. Alcuni modelli, specialmente di synth analogico, consentono di intervenire su filtri, oscillatori e inviluppi attraverso controlli fisici senza dover navigare attraverso menu complicati. 

La polifonia è un altro aspetto da considerare. Se prevedi di suonare accordi complessi o parti armoniche, potresti volere un sintetizzatore polifonico che possa suonare più note contemporaneamente. Infine, anche il budget è un elemento chiave per scegliere il synth perfetto per le tue esigenze. Nella guida che hai appena letto, trovi soluzioni dall’ottimo rapporto qualità/prezzo e perfette per iniziare nel migliore dei modi la tua avventura nel mondo dei synth. 

Conclusioni 

Muovere i primi passi nel vasto mondo dei sintetizzatore può sembrare un’impresa complessa ma, adesso, hai tutte le informazioni a tua disposizione per scegliere correttamente il tuo primo synth. Se sei alla ricerca di versatilità, l’ASM Hydrasynth Explorer potrebbe essere la scelta ideale con le sue 8 voci di polifonia; se cerchi uno strumento più entry level, il Modal Cobalt5S offre un’esperienza adatta a chi è alla prima esperienza; invece, se desideri un synth completamente analogico, IK Multimedia Uno Synth Pro X è la soluzione perfetta.