Billie Joe Armstrong: l'inconfondibile chitarra dei Green Day

Billie Joe Armstrong: l'inconfondibile chitarra dei Green Day

Billie Joe Armstrong è uno di quei chitarristi e cantanti che ha segnato l’adolescenza di molti chitarristi e che, probabilmente, li ha aiutati ad avvicinarsi a generi come il rock e il punk rock. Probabilmente molti sottovalutano le capacità di Billie Joe ma, nei fatti, può essere considerato a tutti gli effetti un chitarrista geniale, non solo perché ha scritto dei brani che sono tutt’ora nella storia della musica, ma anche perché utilizza lo strumento in un modo particolare. 

Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di analizzare il modo di suonare del frontman dei Green Day per scoprire quali tecniche particolari usa e cosa può insegnare anche ai chitarristi più navigati. 

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Breve biografia di Billie Joe Armstrong 

Billie Joe Armstrong nasce nel 1972 in California, il più giovane di 6 figli, e inizia a cantare dall’età di 5 anni. Da bambino, infatti, andava in giro per gli ospedali e cantava ai pazienti per farli sentire meglio. La sua prima chitarra elettrica, la famigerata “Blue”, la ebbe a 11 anni e, ad oggi, è ancora in possesso dell’originale e di diverse repliche. 

A 10 anni, Billie Joe incontra Mike Dirnt con il quale inizia a suonare vecchi cavalli di battaglia di artisti come Ozzy Osbourne, Def Leppard e Van Halen. Billie, insieme a Mike e a John Kiffmeyer fondano una band punk rock chiamata Sweet Children, la vera motivazione che spinse il frontman dei Green Day ad abbandonare la scuola all’età di 18 anni. 

Nel 1990, Kiffmeyere lascia la band per frequentare il college e Billie con Mike trovano un altro batterista, Tre Cool, l’attuale terzo elemento della band. Da quel momento in poi, gli Sweet Children diventarono i Green Day e prima che se ne rendessero conto, i tre erano in viaggio per tutto il paese per far ascoltare al pubblico la loro musica. 

Negli anni ‘90 uscirono i primi due album dei Green Day, 39/Smooth e Kerplunk!, lavori che consolidarono il posto della band nella scena punk della California di quel periodo. Nel 1994, i Green Day pubblicano il loro primo album con una major che vendette più di 8 milioni di copie: per questo motivo, il gruppo fu accusato di essersi venduto. 

Nonostante questo, la band non si ferma e il successo internazionale viene raggiunto con American Idiot, pubblicato nel 2004, album con cui i Green Day vincono un Grammy multiplatino e si confermano all’apice della scena punk rock di tutto il mondo. 

Come ottenere il suono di Billie Joe Armstrong 

Potresti pensare che per replicare il suono di un chitarrista come Billie Joe Armstrong sia necessario mettere mano al portafoglio e investire migliaia e migliaia di euro. La realtà dei fatti, però, è ben diversa. La Epiphone Billie Joe Armstrong Les Paul Junior è lo strumento perfetto per replicare le sonorità del frontman dei Green Day. 

Pur appartenendo ad una fascia di prezzo che molti indicherebbero come “economica”, questa Les Paul Junior è cattiva al punto giusto, precisa e si dota di un potente pickup PRO P-90 per ottenere quel timbro che le persone si aspetterebbero di ascoltare da te se dovessi suonare un brano dei Green Day. 

In realtà, c’è un’altra chitarra elettrica che accompagna Billie Joe in tutti i suoi concerti. Lo strumento di cui stiamo parlando è la Fernandes Stratocaster con una configurazione dei pickup HSS. Si tratta di una copia di una Stratocaster giapponese, al giorno d’oggi particolarmente complicata da trovare in commercio. 

Dal punto di vista dell’amplificazione, invece, un classico Marshall JCM900 andrà sicuramente bene con il suo caldo suono delle valvole attraverso cui si accede ad un crunch presente e clean puliti e scintillanti. 

Infine, non servono chissà quali pedali per replicare quanto più fedelmente il suono di Billie Joe Armstrong. Infatti, è sufficiente un equalizzatore per poter aggiungere un pizzico di distorsione quando ce n’è bisogno. 

Tecniche di suono di Billie Joe Armstrong 

Analizzando il modo di suonare di Billie Joe Armstrong si può subito notare un aspetto che molti chitarristi, specialmente i principianti, sbagliano. Nel brano “American Idiot”, hit di successo dei Green Day, il riff principale è caratterizzato solamente da una serie di bi-cordi. Il modo perfetto per suonare questi passaggi è quello di lasciare la mano destra (o sinistra, se mancini), di suonare liberamente tutte le corde e di lavorare con la sinistra per bloccare le corde che non dovrebbero produrre suono. 

Un’altra tecnica utilizzata da Armstrong la si nota in un altro brano piuttosto famoso. Qui, il frontman dei Green Day alterna il palm mute al tipico suono “chuck” della chitarra e ciò permette di non fermare la ritmica. 

Infine, è impossibile non citare uno dei brani più famosi del repertorio dei Green Day: Wake Me Up When September Ends. Anche in questo caso, un giro semplice, sentito più e più volte. Tuttavia, l’intro è davvero epico: un paio di note che, se suonate, rendono riconoscibile in maniera immediata il brano. 

Questo pezzo dei Green Day esprime esattamente come si dovrebbe scrivere una canzone: poche note ma scelte bene. Si tratta del segreto del successo della band statunitense in tutto il mondo! 

Conclusioni 

I Green Day sono una di quelle band il cui suono iconico le ha rese famose in ogni angolo del globo. Probabilmente, anche se non è la tua band preferita, conoscerai sicuramente uno dei suoi pezzi più famosi: con brani come Boulevard of Broken Dreams e Wake Me Up When Septembter Ends, il gruppo Made in USA ha scritto la storia del punk rock.

Dietro al successo dei Green Day, c’è sicuramente Billie Joe Armstrong, chitarrista e frontman della band. Il suo suono non si è evoluto particolarmente nel corso degli anni e, come punk rock comanda, mantiene ancora un timbro crudo e grezzo che incide in ogni brano dei Green Day.