Chitarre Elettriche Estreme: C’è Vita oltre l’Heavy Metal? 

Chitarre Elettriche Estreme: C’è Vita oltre l’Heavy Metal? 

La maggior parte dei chitarristi è spesso “tradizionalista”: fa fatica ad uscire dai canoni imposti dai grandi classici come Fender Stratocaster e Gibson Les Paul. Tuttavia, nel mondo della chitarra elettrica ci sono davvero tanti strumenti, le cui forme possono risultare bizzarre, ma che in realtà si sono fatti strada specialmente nei generi musicali più “arrabbiati”. Più di qualcuno definirebbe queste chitarre come “estreme”.. ma è vero che sono adatte solamente per suonare heavy metal? 

Tuttavia, sebbene abbiano un legame intrinseco con questo genere, sarebbe un errore pensare che le chitarre estreme siano così limitate. Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di mostrarti alcune delle migliori chitarre estreme e capire quali sono i campi in cui garantiscono il meglio di loro. C’è vita oltre l’heavy metal? 

Leggi le nostre altre guide dedicate alle chitarre elettriche: 

Cosa sono le chitarre elettriche estreme? 

Le chitarre estreme sono strumenti musicali che si distinguono dagli altri per alcune caratteristiche peculiari e la loro adattabilità a generi musicali come l’heavy metal e affini. Rispetto alle opzioni più tradizionali, le chitarre estreme presentano una serie di differenze che le rendono adatte ad esprimere un timbro più aggressivo e potente. 

Ad esempio, uno degli elementi che le caratterizza è sicuramente la costruzione più solida, collegata alla scelta dei legni. Infatti, strumenti di questo tipo prediligono legni più pesanti e duri che contribuiscono a produrre un suono più potente e più denso. Inoltre, un altro aspetto di cui tener conto è la maggior uscita dei pickup, che sono in grado di catturare al meglio le vibrazioni delle corde generando un suono più distorto. 

Heavy metal e chitarre estreme: guardiamo oltre  

Quando si parla di chitarre estreme è inevitabile il riferimento all’heavy metal, un genere musicale che si basa su sonorità aggressive e potenti e che richiede strumento in grado di esprimere al massimo la propria forza. Considerate le caratteristiche di cui le chitarre estreme si fanno vanto, rappresentano la scelta ideale per eseguire le tecniche di chitarre tipiche di questo genere come palm muting, tapping, sweeping e bending. 

Tuttavia, è importante sottolineare che le chitarre estreme non si limitano solamente all’heavy metal. Di fatto, ci sono numerosi generi musicali che sfruttano al massimo le caratteristiche di questi strumenti: parliamo del progressive rock, del death metal, del trash metal e del djent, un genere relativamente nuovo che fa un ampio uso di chitarre elettriche estreme per i suoi riff intricati. 

Ecco perché le chitarre estreme possono essere considerate a tutti gli effetti come degli strumenti versatili e in grado di offrire un’ampia gamma di possibilità timbriche che possono essere sfruttare in numerosi contesti musicali. Le chitarre estreme hanno il potenziale di spaziare da suoni puliti e cristallini, a timbriche distorte e sature. 

Migliori chitarre elettriche estreme 

Epiphone Explorer LRL

La prima chitarra è, in realtà, un grande classico. Parliamo della Explorer di Epiphone, modello che è nato in casa Gibson a partire dal 1958. Una Explorer di quegli anni è uno dei pezzi da collezione più ambiti e con le quotazioni più alte: sono dei pezzi davvero molto rari e che possono raggiungere tranquillamente i 300.000 dollari. 

Nonostante sia considerata una forma “estrema”, è una chitarra che è stata scelta da numerosi chitarristi tra cui The Edge degli U2. Nonostante il suo aspetto, si tratta di una chitarra molto semplice: il corpo e il manico sono in mogano, mentre la tastiera è in alloro; completano lo strumento un paio di humbucker. Sicuramente è la chitarra meno aggressiva in quanto è stata anche suonata da chitarristi rock/blues come Gary Moore.  

Epiphone Dave Mustaine Flying V Prophecy 

Sempre nel 1958, Gibson lancia un altro modello, la Flying V, una chitarra che però non raggiunse subito il successo. Solo in un secondo momento, anche grazie a chitarristi come Albert King e Jimi Hendrix, la Flying V fu sicuramente più apprezzata. Ma furono gli anni ‘80 a determinare l’enorme popolarità di questo modello dal sound e dalla forma particolari. 

C’è stato un chitarrista che ha da sempre prediletto la Flying V, Dave Mustaine chitarrista dei Megadeth che, proprio negli ultimi anni, ha iniziato una collaborazione con Gibson per la realizzazione di alcune sue chitarre signature. E’ il caso della Epiphone Dave Mustaine Flying V Prophecy con corpo e manico in mogano, tastiera in ebano e pickup Fisher Fluence. 

Suonare la Flying V è un’esperienza diversa rispetto alle altre chitarre. Infatti, l’unico modo per farlo è tenere una delle due ali in mezzo alle gambe, se seduti. In piedi, invece, si rivela molto comoda e bilanciata. 

Jackson Pro Kelly Brandon Ellis Signature

Martin Freeman era un assiduo utilizzatore della Jackson Kelly, una chitarra che, per certi versi, può essere considerata a tutti gli effetti una parente della Explorer di Gibson, ma dotata di forme più aggressive e taglienti. Lo strumento prende il suo nome da Bradford Kelly, chitarrista della metal band australiana Heaven. 

La Jackson Pro di cui parliamo è la signature di Brandon Ellis, stella nascente del panorama metal e un chitarrista dalla tecnica invidiabile. La Jackson Pro Kelly presenta un manico in acero e con le due ali del body in pioppo; la tastiera è in ebano mentre la paletta reverse completa le caratteristiche estetiche di questo strumento. Invece, la configurazione elettronica si caratterizza da un unico pickup al ponte, il Seymour Duncan Parallel Axis Original che offre un suono chiaro e incisivo.

Jackson Pro Rhoads RR24

Tra le chitarre estreme c’è anche la Jackson Rhoads, disegnata dal Randy Rhoads, primo cliente del brand Jackson che era alla ricerca di uno strumento veloce e aggressivo per il ruolo di chitarrista di Ozzy Osbourne. 

Purtroppo, Randy Rhoads è scomparso troppo presto, lasciando in eredità ai chitarristi numerosi brani leggendari, uno stile unico e un modello di chitarra ispirato alla Flying V ma dal design asimmetrico e più aggressivo. 

La Jackson Pro Rhoads RR24 condivide in parte l’ergonomia della Flying V, ecco perché da seduta necessita di essere suonata con una delle due ali appoggiata sulla gamba. Dal punto di vista della costruzione, la Pro Rhoads si caratterizza da un manico in tiglio e da un tastiera in ebano. Anche in questo modello è disponibile un Floyd Rose 1000 e due humbucker Seymour Duncan con l’accoppiata JB al ponte e ‘59 al manico. 

Conclusioni 

Non solo heavy metal, quindi. Le chitarre elettriche estreme sono strumenti molto affascinanti e versatili che vanno oltre il genere musicale che viene loro affibbiato. In linea generale, si tratta di chitarre elettriche che possono essere utilizzate in maniera creativa in un’ampia gamma di generi musicali e che offrono ai chitarristi l’occasione per avventurarsi in nuove espressioni creative, superando i confini convenzionali della musica.